La Veste Operativa

Nel 1630 durante la peste, la stessa descritta dal Manzoni nei Promessi sposi, fu necessario usare tuniche nere su cui si notassero meno le macchie raccolte soccorrendo i malati con piaghe suppurate.

La tunica era munita della cosiddetta buffa cioè un cappuccio con la punta della stessa stoffa, con due fori per gli occhi, che fino al XX secolo i fratelli si tiravano sulla testa per svolgere anonimamente il servizio di carità.

Alla vita, come cintura, una fune con agganciato un grosso Rosario nero.

Questa veste storica è ancora indossata durante alcune celebrazioni e manifestazioni.

Attualmente la Misericordia ha abbandonato l’uso della veste nera per i servizi di carità.

Negli anni 60/70 siamo passati prima al camice bianco, per poi passare ai giacconi arancioni.

 

 

 

 

 

Solo che questo colore era troppo generico e per questo le Misericordie di Italia hanno adottato come divisa tecnica Giallo/Ciano che rispecchia le attuali normative di sicurezza, sia a livello di visibilità che di protezione verso sostanze organiche.